lunedì 16 novembre 2009

Adidas e Puma

Salve prof e ciao ragazzi!
Vi lascio un link molto interessante sulla storia dei fratelli Dassler, i proprietari di Adidas e Puma.
Parla dell'inizio e dei litigi fraterni di queste due aziende internazionali molto famose e c'é pure un'intervista fatta ad una signora, Barbara Smith, che ha approffondito questo argomento.
Spero che vi piaccia.

Maria

venerdì 6 novembre 2009

Consigli per le esposizioni sugli obiettivi del millennio

Ciao a tutti!
Dopo le consegne che ho dato in classe, volevo approfittare per scrivere qui nel blog la struttura che dovrà avere il vostro intervento sugli obiettivi del millennio.

Partiamo da un'idea molto precisa. Anche stavolta, come per le attività precedenti, si tratta di una simulazione: voi siete gli esperti del problema che vi è toccato e lo presenterete al pubblico che deve, attraverso poche parole semplici ma precise, avere un'idea di:

1. problema di cui si parla
2. dati e informazioni che attestino e confermino la gravità della situazione, con riferimento a un'area specfica in cui il problema si manifesta in grandi proporzioni (usate come fonte il vostro libro o, in mancanza di materiale, le altre risorse a vostra disposizione)
3. obiettivi prefissati per afforntare il problema
4. strategie che pensate di applicare

Se avete già studiato con attenzione le fotocopie che vi ho dato, si tratta della stessa struttura di quei documenti, quindi non dovreste aver problemi nel preparare l'esposizione.
Un'ultimo consiglio: cercare di preparare delle esposizioni dinamiche e di essere convincenti, possibilmente giocando con la vostra abilità istrionica.
BUON LAVORO!

Michele

giovedì 29 ottobre 2009

Notizie e riflessioni sul terremoto a Sumatra

Continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto che ha colpito l'Indonesia con epicentro vicino a Padang, città di 900mila abitanti, sulla costa occidentale dell'isola di Sumatra. Secondo le ultime cifre ufficiali i morti sono almeno 770. Altre migliaia di persone, secondo quanto dichiarato dal capo dell'unità di crisi del ministero della Sanità, Rustam Pakaya, sono rimaste imprigionate sotto le macerie. Dopo quella di magnitudo 7,6, una nuova potente scossa di terremoto, di magnitudo 6,9 sulla scala Richter, ha colpito l'Indonesia occidentale questa notte; erano le 3.52 in Italia, a circa 280 chilometri dall'epicentro del sisma di ieri.
Gli abitanti di Padang partecipano ai soccorsi, resi più difficili dalla pioggia e dalla carenza di attrezzi professionali per rimuovere le macerie. Tantissimi abitanti alla ricerca di parenti si trovano praticamente impotenti.Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha chiesto al suo governo di portare quanti più aiuti possibile alle vittime del sisma con aerei o mezzi navali, visto che le strade sono quasi tutte al limite della praticabilità. «Abbiamo inviato duecento medici e infermieri, otto tonnellate di medicinali, otto tonnellate di generi alimentari per bambini e tende», hanno indicato i soccorritori. Quando gli edifici sono distrutti, «le vittime hanno bisogno urgente di prodotti alimentari, acqua e coperte», ha sottolineato Jimmy Nadapdap, incaricato delle operazioni di emergenza per World Vision, tra le ong che hanno annunciato l'invio di aiuto. Danni notevoli anche nella regione montuosa vicina a Padang, dove «numerose strade sono state bloccate dagli smottamenti di terreno», secondo un responsabile degli aiuti. Numerosi abitanti hanno deciso di lasciare Padang nel diffuso timore che possa generarsi uno tsunami. Da molti anni, gli scienziati mettevano in guardia contro il rischio di un violento terremoto sulla costa occidentale di Sumatra. Preoccupazione che era addirittura aumentata dopo il sisma di magnitudo 9,1 che innescò, nel dicembre 2004, un catastrofico tsunami nel nord di Sumatra: oltre 200mila persone furono uccise in vari Paesi dell'Asia, 168mila delle quali in Indonesia.

L'esperto: nessuna relazione tra Samoa e Indonesia. Non ci sono correlazioni fra il terremoto delle isole Samoa e quello che a distanza di poco tempo ha colpito oggi la zona sud della grande isola di Sumatra, in Indonesia. «Le distanze sono troppo grandi e le placche diverse - ha detto il sismologo Warner Marzocchi - e secondo i modelli attuali non ci può essere un collegamento fra i due fenomeni». Si tratta solo di «un caso», ha aggiunto, se i due eventi sismici si sono verificati quasi l'uno dopo l'altro.
Il terremoto che ha colpito l'isola di Sumatra, ha proseguito, è legato alla perturbazione scatenata dal terremoto del 2004 che ha generato anche il terremoto di marzo 2005 nella stessa zona dove «la placca dell'oceano indiano si sta immergendo sotto l'isola di Sumatra». La sismicità innescata dal sisma del 2004 «durerà ancora per molti anni».

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/09/teremoto_indonesia_sumatra_padang.shtml

Opinione personale:

I terremoti avvengono tutto il tempo e non é possibile prevenirli. Ma per evitare gravi danni, le zone ad alto rischio di terremoti dovrebbero affidarsi all'edilizia antisismica. I materiali ampiamente usati sono il cemento armato e il legno, che però è un materiale facilmente infiammabile.

Un altro sistema per evitare il terremoti sono gli isolatori sismici, posti alle basi degli edifici. Sono fatti da vari dischi alternati di gomma e di acciaio molto resistenti che permettono al sistema di appoggio di sostenere tutto il peso dell'edificio, e nello stesso tempo gli conferiscono una notevole capacità di assorbimento e riduzione dei movimenti del terreno, permettendo il minor danno possibile.

Ma il problema in questione è che il 90% per cento della popolazione indonesiana è povera e sarebbe impossibile, perché queste infrastrutture costano tantissimi soldi. Le case erano fatte di legno, uno dei materiali usati contro il terremoto, ma per colpa del terreno fangoso non consolidato sicuramente sono crollate. Per cercare di aiutarli, si potrebbe fare la stessa cosa che si è fatto per il terremoto successo quest'anno in Italia: fare una campagna internazionale (in Italia fu nazionale) per raccogliere fondi a fine di comprare il materiale necessario per l'edilizia antisismica.

Maria

Autobus ecologici

Ciao ragazzi!
Ho trovato questa notizia molto interessante perché è una proposta per risparmiare energia e provoca un basso impatto ambientale. Questi autobus che si ricaricano nelle stazioni esistevano già, ma le loro dimensioni erano troppo grandi. Adesso, grazie al Mit di Boston che li ha migliorati (rendendoli più piccoli ed efficaci), si sono cominciati ad usare a Shangai.
Buona lettura!

Nicolás G.

http://motori.corriere.it/varie/09_ottobre_20/bus-ecologici_de93c06c-bd90-11de-a737-00144f02aabc.shtml

Nella stessa pagina troverete anche un video interessante. Vi metto qui anche il link del video:

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_ottobre_20/bus-ultracapcitor-ecologici_7fa703a6-bd73-11de-a737-00144f02aabc.shtm

Critiche a McDonald's

Ciao professore e compagni,
eccovi alcune informazioni che abbiamo trovato su McDonald's.
In questo link ( http://www.tmcrew.org/pdf/fumettomcdonalds.PDF) troverete un divertente fumetto che parla degli aspetti negativi di McDonald's.
Vi mando un saluto e spero che vi piacciano.

Greta

sabato 17 ottobre 2009

Dizionario etimologico online

Ciao a tutti!
Ho trovato una pagina interessante che penso possa essere molto utile. Si tratta di un dizionario etimologico in italiano:

http://www.etimo.it

Franco

sabato 10 ottobre 2009

Terremoto a Sumatra

Ciao ragazzi!
Ho trovato questa notizia che mi ha colpito molto perché a Sumatra sono morte molte persone: le autorità dicono che si stimano più di mille morti. La città più colpita è stata Pandang, che è stata investita da un'onda d'urto che ha fatto crollare ponti, edifici, scuole e alberghi.

Nicolás G.

GIAKARTA - Torna l'incubo terremoto a Sumatra. La grande isola indonesiana che cinque anni fa pianse 168.000 morti per lo tsunami di Santo Stefano, è stata scossa da un violento terremoto di magnitudo 7.6 Richter. Crollati centinaia di edifici; distrutti alberghi e scuole; incendi e scoppi segnalati in buona parte dell'isola; migliaia di persone intrappolate sotto le macerie. Raso al suolo un ospedale a Padang, capoluogo della provincia di Sumatra Occidentale, nell'area vicina all'epicentro del terremoto.
L'Unità di crisi indonesiana parla di 100-200 morti ma manifesta il timore che le vittime siano più di mille.

Sumatra e Samoa, due episodi distinti. Meno di 24 ore dopo lo tsumani che ha portato morte e devastazione nelle isole di Samoa nell'Oceano Pacifico, a 8.000 chilometri dall'Indonesia, la terra ha tremato ancora nell'est del mondo. Due episodi distinti "originati da fenomeni tellurici diversi", dicono gli esperti, anche se avvenuti a breve distanza di tempo e in aree relativamente vicine.

Sisma sottomarino.
Erano le 17.16 (le 12.16 in Italia), quando a Sumatra c'è stata la prima fortissima scossa. Successivamente, un'altra di magnitudo di 6.2 Richter, di poco inferiore a quella che lo scorso aprile colpì l'Abruzzo, ha fatto tremare di nuovo l'isola. Secondo gli esperti, si è trattato di un sisma sottomarino, a circa 50 chilometri dalla costa di Padang, sulla stessa faglia del maremoto che nel 2004 provocò un gigantesco tsunami sotto il quale morirono 260.000 persone.

Panico e devastazione
. Padang è la città maggiormente colpita. Le strade sono interrotte e allagate dalle condotte dell'acqua spaccate; le comunicazioni telefoniche impossibili e l'erogazione dell'energia elettrica sospesa. Regna il caos. Le immagini televisive rimandano scene di devastazione. Il tetto dell'aeroporto è crollato, i voli sospesi. La pioggia che insiste sulla zona colpita dal sisma rende i soccorsi ancora più difficili. L'arrivo in zona dei soccorritori - medici, provviste di cibo e medicine - non è previsto prima di domani mattina.

La città di Padang, 900.000 abitanti a 1.300 chilometri dalla capitale Giakarta, è stata investita da un'onda d'urto che ha sbriciolato gli edifici e fatto crollare i ponti. Il sisma ha risparmiato Giakarta dove ci sono i più importanti siti petroliferi del Paese e il più antico terminal di gas liquido naturale, ma è stato avvertito a Singapore, 440 chilometri circa a nord-est di Padang.

Nessun italiano coinvolto. La Farnesina, in contatto con l'ambasciata italiana di Giakarta, ha fatto sapere che nella zona colpita dal sisma vivono qualche decina di italiani, "per lo più religosi", ha detto Luigi Diodati, consigliere dell'ambasciata italiana a Giacarta. "Finora non abbiamo notizia di connazionali vittime del terremoto, ma le comunicazioni telefoniche sono impossibili e dovremo attendere ancora molte ore prima di poter contattare tutte le residenze di italiani". Illesi anche i 15 italiani missionari saveriani a Padang.


Le multinazionali

Ciao a tutti!
Ho trovato delle informazioni sulle multinazionali. Approfittando del fatto che stiamo appunto parlando di quello in classe, ve le propongo. La fonte è Encarta. Spero che vi sia di aiuto e che vi sembri interessante. Buona lettura!
 
Mora


Introduzione
Le Multinazionali sono società con attività imprenditoriali distribuite in paesi diversi. Le attività di una multinazionale comprendono la produzione diretta e/o la distribuzione e la costituzione di filiali o affiliate.
Le attività estere di una multinazionale possono essere misurate in termini di patrimonio, occupazione, vendite o profitti di filiali o affiliate. L'investimento estero diretto di una multinazionale può invece configurarsi come l'acquisizione di una società già esistente o come un investimento che, da zero, sviluppa una nuova attività produttiva.

Dal colonialismo al sistema multinazionale
Sebbene imprese con rami di attività in diversi paesi, come le Compagnie delle Indie Orientali, esistessero già nel XVII secolo, la multinazionale di concezione moderna è un prodotto del XX secolo. Prima della seconda guerra mondiale gran parte dell'investimento diretto delle multinazionali interessava il settore delle risorse, mirando soprattutto ad assicurare agli investitori le fonti delle materie prime. Di conseguenza le colonie furono destinatarie della maggior parte degli investimenti diretti esteri su scala mondiale.
Dopo la seconda guerra mondiale le attività estere delle grandi società fecero registrare un'enorme espansione che ebbe inizio con la vasta ondata di investimenti effettuati in Europa da società statunitensi negli anni Cinquanta e Sessanta, accompagnata ben presto dalla crescente e consistente partecipazione delle imprese europee e giapponesi. I primi investimenti, che riguardavano principalmente l'ambito della produzione, negli anni Ottanta e Novanta sono invece aumentati nel settore dei servizi. Inoltre si è consolidato un cambiamento nella distribuzione geografica degli investimenti stranieri diretti, la cui quota destinata ai paesi in via di sviluppo è passata dal 60% di prima della seconda guerra mondiale al 25% circa degli anni Settanta e Ottanta.

Sviluppi del sistema
I cosiddetti paesi avanzati sono sede del maggiore numero di multinazionali. Delle 600 società multinazionali in tutto il mondo, circa il 45% ha sede negli Stati Uniti d'America; seguono il Giappone con quasi il 16% e la Gran Bretagna con oltre il 10%. Pertanto la porzione più grande di investimenti stranieri diretti proviene dai paesi avanzati; inoltre, contrariamente all'opinione generale, anche la destinazione della parte più ingente di tali investimenti rimane all'interno di questi stessi paesi.
Le multinazionali sono quasi sempre compagnie di dimensioni molto grandi; negli anni Ottanta e Novanta sono tuttavia andate affermandosi le attività estere di un numero crescente di imprese più piccole. Sempre più numerose sono poi le multinazionali che stanno nascendo nei paesi di recente industrializzazione e, talvolta, anche in quelli in via di sviluppo. Queste evoluzioni vengono favorite soprattutto dai progressi tecnologici nei trasporti e nella comunicazione, così come nell'applicazione di nuove tecnologie ai processi di produzione e dal fenomeno della globalizzazione.

lunedì 21 settembre 2009

Giorno dello Studente e della Primavera

Cari ragazzi,
vi auguro un buon Giorno dello Studente e della Primavera!

Michele


lunedì 7 settembre 2009

Documentario "The Corporation" a casa vostra!

Ciao ragazzi!
In preparazione alla prima prova scritta sul documentario "The Corporation" che stiamo vedendo in classe, vi segnalo la possibilità di rivederlo a casa attraverso internet.
Lo trovate in inglese, ma anche in italiano o spagnolo. Ovviamente vi consiglio di vederlo in italiano, anche perché in questo modo rinforzerete il lessico specifico che vi servirà al momento della prova.
Troverete il documentario su youtube.com, sotto il titolo "The Corporation" o "La Corporación".
Buona visione!

Michele

Telecomunicazioni

Ciao ragazzi. Pubblico un post di Martina, chiedendole scusa per il ritardo (mi era veramente sfuggito quando me lo ha mandato!).

Michele

Ciao ragazzi! Ho trovato una notizia che parla di un argomento che adesso stiamo trattando in classe. Si tratta delle telecomunicazioni: anche nel Congo, Etiopia e Ruanda, dove la lotta per la fame è intensa, una ONG italiana porta la conessione ad Internet, soprattutto nelle scuole secondarie, per avvantaggiare le future generazioni e generare occupazione con una micro-impresa di servizi informatici, e quindi migliorare il livello di istruzione delle aree interessate ai progetti. Tutto ciò, viene fatto poichè la comunicazione e integrazione culturale sono un passo fondamentale per la buona riuscita di un processo democratico.

Martina


lunedì 24 agosto 2009

Etimologia della parola "siderurgia"

Ragazzi, ecco l’etimologia e il significato della parola “siderurgia”, che stiamo usando in classe.
Spero che vi sia utile! Ciao

Martina

La parola siderurgia proviene dal greco (σίδερος, sideros, “ferro”), indica un settore specifico della metallurgia, che riguarda la tecnica relativa al trattamento dei minerali ad alto contenuto di ferro allo scopo di ottenerlo, oppure diversi tipi di leghe contenenti ferro, tra cui l'acciaio, la ghisa e gli acciai legati.

domenica 9 agosto 2009

Anniversario di Hiroshima e Nagasaki

Salve a tutti!
L'altro giorno è stato l'anniversario del lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, occasione in cui sono morte più di 180.000 persone. Ancora oggi molte altre continuano a morire per malattie legate alle radiazioni emesse da quelle bombe.
Vi segnalo tre video (di cui il terzo è accompagnato da una canzone dei Nomadi, gruppo musicale storico tialiano), affinché sia sempre vivo il ricordo di quello che è sucesso.

http://tv.repubblica.it/copertina/hiroshima-ricorda/35698?video
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=35697&ref=search
http://www.youtube.com/watch?v=Mu6YeYL1DDY&feature=related

Buona visione!

Francisco G.

domenica 14 giugno 2009

Clima e migrazioni

Ciao ragazzi!
Ho trovato una notizia che parla delle migrazioni provocate dal clima e delle relative conseguenze. A causa della siccità, delle inondazioni e dei problemi climatici, infatti, molta gente cerca una migliore qualità di vita e perciò migra. Questo è un problema, perché così si distrugge anche l’economia dei paesi di origine, in cui prevale la pastorizia e l’agricoltura, attività da cui dipende la vita di molta gente.
Per questo motivo si deve trovare una soluzione per il taglio delle emissioni di gas serra nel prossimo incontro sul clima delle Nazioni Unite che si svolgerà a dicembre, perchè i cambiamenti climatici di cui parliamo stanno avvenendo con velocità ed intensità sempre maggiori.

Buona lettura!!

Martina

http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/ambiente/clima-rifugiati/clima-migrazioni/clima-migrazioni.html

sabato 13 giugno 2009

Ambientalista e ottimista: è possibile?

Ciao ragazzi!
Volevo proporvi questa lettura che trovo davvero interessante (d'altra parte, se non fosse interessante non ve la proporrei! eheheh).
E' un articolo di "La Repubblica" in cui si parla dell'ultimo libro di Fred Krupp, un ambientalista che vuole in qualche modo rassicurarci sul futuro del nostro pianeta, sostenendo che non solo ha un futuro davanti, ma che sarà anche un bel futuro, molto probabilmente migliore del presente.
Pazzo? Visionario? Eccessivamente ottimista? Chi lo sa?
A voi la sentenza...
Buona lettura!

Michele

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/ambiente/ottimismo/libro-krupp/libro-krupp.html

PS: Vi consiglio di leggere anche i link correlati (li trovate a destra dell'articolo)

mercoledì 3 giugno 2009

Svalbard Global Seed Vault

Cari ragazzi, vi lascio questa interessante spiegazione sullo Svalvard Global Seed Vault.
Ciao a tutti!

Francisco

Lo Svalbard Global Seed Vault (in italiano Deposito sotterraneo globale dei semi) è localizzato vicino alla città di Longyearbyen, nell'isola norvegese di Spitsbergen, a circa 1200 km dal Polo Nord. Il Seed Vault è gestito attraverso un accordo dal governo norvegese, il Global Crop Diversity Trust ed il Nordic Genetic Resource Center (due organizzazioni di nazioni nordiche per proteggere le risorse del mondo e che aiuto a costruire lo Svalbard Global Seed Vault comprando tutti i materiali per la sua costruzione).
Il governo norvegese ha finanziato totalmente l'opera, costata circa 8 millioni di dollari. La fondazione Gates ha previsto circa 750.000 $ per assistere le nazioni invia di sviluppo ed i centri di ricerca agrari per confezionare ed inviare i semi al deposito.
Un consiglio consultivo internazionale è stato istituito per fornire indicazioni e consigli. Essa comprenderà rappresentanti della FAO, il CGIAR, il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche e le altre istituzioni.
Lo Svalbard Global Seed Vault venne fondato dai ministri di vari paesi nel 19 giugno del 2006.
La banca dei semi è costruita 120 metri dentro la montagna di arenaria.
La funzione dello Svalbard Global Seed Vault è di fornire una rete di sicurezza contro la perdita accidentale (come inondazioni, meteoriti, vulcani o qualsiasi disastro dovesse accadere sulla Terra), in modo da poter salvare le diverse specie di piante. In sostanza, si tratta di una "banca genetica". Mentre la stampa ha enfatizzato il suo possibile utilizzo nel caso di una grande catastrofe regionale o globale, probabilmente sarà più utile nel caso di perdita di materiale genetico, legato a maneggiamento erroneo, incidente, malfunzionamento di macchinari, tagli di fondi e disastri naturali. Tali avvenimenti occorrono, infatti, con una certa regolarità. Recentemente, del materiale genetico nazionale è stato distrutto da guerre o guerre civili.

domenica 31 maggio 2009

Stereotipi

Ciao ragazzi!
Ho cercato su internet il significato della parola "stereotipo", di cui si parlava l'altro giorno in classe, e guardate quello che ho trovato:

"lo stereotipo è, nell'uso moderno, la visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità. Si tratta di un concetto astratto e schematico che può avere un significato neutrale, positivo oppure negativo".

Quindi possiamo dire che, lo stereotipo è un concetto che attribuiamo a un oggetto o ad una persona oppure ad un luogo (o un gruppo di oggetti, luoghi e persone).

Mora

giovedì 21 maggio 2009

Inquinamento: ecco le ecobuste!

Ciao ragazzi,
vi propongo una notizia che parla delle buste di plastica, che saranno presto sostiuite da buste biodegradabili per ridurre l’inquinamento.
Tutto ciò, per il momento, succederà in Italia. Speriamo che l'idea sia copiata anche qui in Argentina, per poter contribuire in questo modo alla salvaguardia del pianeta!!!

Martina

INQUINAMENTO
Ecobuste, dal 29 maggio stop ai sacchetti di plastica


ROMA - Il governo rimanda l'impegno a passare alle buste ecocompatibili e la grande distribuzione lo scavalca muovendosi autonomamente, in sintonia con gli impegni europei e i paesi industrializzati che hanno deciso di mettere al bando i vecchi shopper in plastica. Dal 29 maggio i sacchetti di plastica saranno vietati in tutti i 98 punti vendita di Unicoop Firenze. Al loro posto arriveranno i sacchetti biodegradabili che possono essere utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti organici e diventare compost, un terriccio utile in agricoltura e giardinaggio.
Le Coop partono sostituendo 60 milioni di shopper a Firenze e puntano a estendere rapidamente la rivoluzione dei contenitori ecologici in tutta Italia. Già nell'ultimo anno e mezzo sono state distribuite gratuitamente 660 mila sporte adatte a fare la spesa e durare nel tempo. Un altro mezzo milione di borse, con il marchio l'Ambiente in mente è stato acquistato da soci e clienti che si sono attrezzati per fare a meno dei sacchetti usa e getta. Ora si passa all'abolizione completa degli shopper che imbrattano fiumi e campagne sostituendoli con borse in cotone o con i sacchetti della Mater-Bi, la plastica biodegradabile che viene dal mais.

Immigrati in Italia

Ciao ragazzi!
Vi propongo un'altra lettura, a proposito del discorso che stiamo facendo in classe in questi giorni: L'inserimento degli immigrati nei paesi di arrivo. L'articolo, tratto dal quotidiano "La Repubblica", parla in particolare della seconda generazione, cioè dei figli degli extracomunitari arrivati in Italia.
Come sempre... buona lettura!



Michele


sabato 9 maggio 2009

L'ex hippy contro la Mars

Ciao ragazzi!
Pensate che un sostenitore dell'agricoltura sostenibile, della difesa dell'ambiente e della produzione di cibo organico possa combattere e "vincere" contro una grande multinazionale? Si? No? Be'... leggete quest'articolo e scoprirete la risposta:

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/ambiente/agricoltura-biologica/agricoltura-biologica/agricoltura-biologica.html

Vi ricordo che nella colonna laterale del blog avete a disposizione i link delle principali testate giornalistiche italiane (quotidiani e riviste). Ci sono sempre un sacco di notizie interessanti...

Buona lettura!

Michele

sabato 2 maggio 2009

Ragazzi,
ho trovato l’etimologia e il significato delle parole epidemia, endemia e pandemia di cui abbiamo parlato in classe. Imparateli! (Ahaha)

Martina

Epidemia (dal greco epi, su tutto e demos, popolo), nella definizione tradizionale, è una malattia ampliamente estesa e che affetta a molti individui in una popolazione.

Endemia (dal greco en, intensità, e demos, popolo), è una malattia che si inserisce in una regione in maniera abituale e ripetitiva.
L'aggettivo endemico deriva dal greco (en, in e dèmos, popolo) ed indica per lo più una certa malattia che perdura per anni in un determinato luogo (ad esempio la peste, che, dopo la grande epidemia del '300, è rimasta in Europa per secoli grazie ai molteplici focolai sparsi per tutto il continente). Tuttavia l'aggettivo endemico può essere usato in altri ambiti: si può chiamare endemica, ad esempio, una particolare specie animale o vegetale che è possibile trovare in un solo luogo del pianeta.

Pandemia (dal greco pan, totalità, e demos, popolo), è una malattia che si estende in una zona di importanti dimensioni.

Febbre suina

I suini possono essere portatori di virus influenzali che si adattano all'uomo e di altri che si adattano agli uccelli, permettendo così ai virus di mutare genicamente e di dar vita a ceppi a diffusione pandemica.

• Rosso: confermati
• Arancione: non confermati
• Nero: morti confermati
(clicca sull'immagine)

Il termine è riferito ai casi di influenza provocati da trasmissione endemica di Orthomyxovirus dai suini all'uomo. I virus sono denominati Swine influenza virus (SIV).
La febbre suina infetta diverse persone ogni anno, sono stati osservati 12 casi negli Stati Uniti nel periodo che va da dicembre 2005 a febbraio 2009, generalmente tra quelle persone che sono state a contatto con i suini. Il possibile incremento dei casi è dovuto alla possibile trasmissione endemica. Sono stati infatti osservati casi di un ceppo di virus che si sia trasmesso da uomo a uomo.

Epidemia della febbre suina del 2009
Da aprile 2009 sono stati accertati focolai di infezione nell'uomo in Messico. Il numero dei casi, la presenza di morti accertati e la trasmissione da uomo a uomo hanno fatto salire il livello di allarme. Casi sporadici sono sospettati anche in altri paesi americani. Il virus sembra colpire caratteristicamente le persone adulte sane e molto meno, al contrario della influenza classica, anziani e bambini. Questo è probabilmente dovuto al fatto che bambini e anziani sono in gran parte vaccinati contro l'influenza stagionale, e sembra che questa protezione diminuisca la capacità di infezione su questi individui. L'alimentazione a base di carne suina non aumenta le probabilità di contrarre l'infezione che si trasmette da uomo a uomo per via aerea come le comuni influenze. Secondo il prof.Umberto Veronesi i casi di virus di origine animale mutati e trasmissibili da uomo a uomo sono dovuti ai metodi di allevamento del bestiame nutrito a base di mangimi animali.

Sintomi
Oggi i sintomi hanno molti tratti in comune con quelli della normale influenza, prevalentemente a carattere respiratorio, accompagnati talvolta da nausea, vomito e diarrea. Tuttavia al momento non si conosce perfettamente né l'estensione né si hanno sufficienti informazioni sul particolare ceppo di influenza umana derivata da quella suina.

Francisco

Fasi della pandemia

Cari ragazzi vi lascio questo interessante articolo sulla pandemia (Fonte OMS).
Buona lettura!


Francisco


L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha sviluppato un piano per la preparazione ad una pandemia che definisce le fasi della pandemia, evidenzia il ruolo dell'OMS e fornisce raccomandazioni per le misure da adottare a livello nazionale prima e durante la pandemia.


Fase 1: Basso rischio. Nessun sottotipo di virus influenzale pericoloso per l'uomo è stato scoperto negli umani o negli animali.
Fase 2: Nuovo virus. Un nuovo sottotipo di virus influenzale che infetta gli animali pone un rischio sostanziale di infezione nell'uomo, ma nessun nuovo sottotipo influenzale è stato rilevato negli umani.

Fase 3: Auto limitante. Infezioni umane con un nuovo sottotipo ma nessuna trasmissione da uomo a uomo, oppure presenza di rari casi di trasmissione a stretto contatto.
Fase 4: Da uomo a uomo. Trasmissione da uomo a uomo limitata, ma con diffusione altamente localizzata. Il virus non è ancora ben adattato agli esseri umani. È possibile un'epidemia ma non è ancora avvenuta.
Fase 5: Epidemico. Diffusione da uomo a uomo ancora localizzata. Il virus sta diventando sempre più adattato agli umani ma potrebbe essere non ancora completamente trasmissibile (rischio pandemico sostanziale).
Fase 6: Pandemico. Aumentata e consistente trasmissione nella popolazione.

venerdì 24 aprile 2009

Risultati del test sull'Impronta Ecologica

Cari ragazzi,
vi spiego come pubblicare i vostri risultati del test sull’Impronta Ecologica direttamente nel nostro blog.

Innanzitutto, prima di fare il test vi chiedo di leggere attentamente le spiegazioni su cosa calcola il test e come si esprime il risultato. Per intenderci, quello che viene spiegato qui:

http://www.myfootprint.org/es/about_the_quiz/what_it_measures/

Una volta finito il test, osservate il grafico sulla vostra "impronta ecologica in ettari globali per categoria di consumo" (il totale e le 4 categorie: carbonio, alimenti, alloggio, beni e servizi).

I risultati che però vi chiedo di pubblicare sono:
- la vostra impronta ecologica totale
- le Terre di cui ci sarebbe bisogno se tutti avessimo le stesse impronte ecologiche vostre.
Troverete tutti e due i valori alla fine della tabella che appare se cliccate su VISTA DE TABLA.

Per inserire il tutto nel blog:
- andate in fondo al post sull’Impronta Ecologica
- cliccate su commenti (o il link equivalente nella lingua del vostro pc)
- scrivete i vostri risultati e, accanto, i valori della media nazionale
- cliccate su commenta come e selezionate Nome/URL
- inserite il vostro nome (solo il nome, per favore / se in classe vostra avete compagni con il vostro stesso nome, aggiungete l’iniziale del cognome); non inserite niente nel campo URL
- cliccate su posta commento (o il bottone equivalente nella lingua del vostro pc).

Buon lavoro!

Michele

Altre immagini sul terremoto in Abruzzo

Pubblico altre immagini sul terremoto in Abruzzo che mi sono state mandate da Indira.
Come sempre, cliccate sopra per ingrandirle.

La storia dele cose

Ciao tutti!
Ho trovato un video interessantissimo sull'ecologia ed il consumismo. Lo volevo condividere con voi perché si parla di molti temi visti in classe, come l'inquinamento, le risorse, lo sfruttamento eccessivo di queste e le relative conseguenze.
Il video è condotto da Annie Leonard, una studiosa dell'ambiente e dei problemi di salute, che spiega l'impatto del consumismo e delle economie globali sull'ecologia. Negli ultimi due decenni Annie ha fatto un grande sforzo per sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sulla sostenibilità ambientale e sui problemi di salute derivati dall'intervento umano sul pianeta. Quest'ultimo progetto,
La Storia delle Cose, parla dei materiali globali economici e del loro impatto sull'economia, l'ambiente e la salute.
Buona visione!

Indira







giovedì 23 aprile 2009

Uno scudo di gas contro l'effetto serra

Eccovi un altro interessantissimo articolo che parla di una possibile soluzione per l'effetto serra, ma anch'essa avrebbe delle conseguenze...

Martina

ROMA — Immaginatevi una nebbia fatta da goccioline di biossido di zolfo, un composto chimico prodotto naturalmente durante le eruzioni vulcaniche. Però, una nebbia artificiale, sparsa apposta nell'alta atmosfera col proposito di ridurre il riscaldamento globale. Ebbene, questa specie di antidoto dei gas serra potrebbe far scendere rapidamente la febbre climatica della Terra. In altri termini, l'uomo, da una parte, continuerebbe a pompare nell'aria anidride carbonica a tutto spiano, attraverso centrali elettriche, fabbriche e automobili, riscaldando il pianeta; dall'altra pomperebbe biossido di zolfo spray per raffreddarlo. L'idea è di alcuni fisici dell'atmosfera, fra cui i noti premi Nobel Paul Crutzen e Thomas Schelling. In questi giorni, torna con prepotenza alla ribalta e diventa addirittura la cover story del settimanale Newsweek. Perché? Semplice, perché l'impegno a tagliare le emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra appare sempre più oneroso e i Paesi che dovrebbero attuarlo sempre più riluttanti. Stati Uniti e Cina, i due maggiori inquinatori mondiali, continuano a restare fuori dagli obblighi di Kyoto. E degli altri 40 Paesi aderenti, più della metà continua ad aumentare le emissioni, piuttosto che ridurle.

PROGETTO PINATUBO - E allora si torna a prendere in considerazione il «Progetto Pinatubo», per raffreddare il nostro pianeta. Alcuni lo chiamano così un po' per scherzo, un po' perché è stato proprio durante l'eruzione di quel vulcano filippino, nel giugno 1991, che ci si rese conto dell'efficacia del biossido di zolfo come febbrifugo planetario. In quell'occasione, infatti, il Pinatubo, assieme a lave e lapilli, scaraventò in aria 20 milioni di tonnellate di biossido di zolfo, una frazione delle quali arrivò fino alla stratosfera, fece il giro del mondo e rimase lì per mesi. Ogni minuta goccia di quel composto chimico, spiegano i fisici dell'atmosfera, si comporta come uno specchietto riflettente che rimanda indietro nello spazio una parte della radiazione solare. Risultato: nel giro di un anno dopo la grande eruzione filippina, la Terra si raffreddò di mezzo grado. Pensate che l'effetto serra umano, per aumentare le temperature di un grado, ci ha messo un secolo. «Con l'attuazione degli accordi di Kyoto per la riduzione dei gas serra, l'idea di progettare un intervento di geo-ingegneria per raffreddare il pianeta era stata abbandonata — spiega Michael Oppenheimer, climatologo di Princeton, che sta preparando un nuovo rapporto su questa opzione per conto dell'Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti —. Ma ora ricominciamo a prenderla in considerazione, per lo meno sotto il profilo speculativo». Lui non lo dice ma, in pratica, c'è chi sta pensando anche ai modi di spargere la sostanza raffreddante per mezzo di aeroplani, missili o altissime ciminiere e con investimenti centinaia di volte inferiori, almeno così si assicura, rispetto ai costi di Kyoto. Come ogni medicina, però, anche la geo-ingegneria a base di biossido di zolfo avrebbe le sue controindicazioni: distruzione assicurata dello strato di ozono con aumento dei raggi X sulla Terra; pericolo di scatenare una piccola era glaciale; e, sul fronte politico, fuga catastrofica dagli impegni di riduzione dei combustibili fossili. Gli effetti collaterali della cura sarebbero peggiori della malattia.

Il surriscaldamento globale prosciuga i grandi fiumi

Salve ragazzi! Vi propongo una lettura che parla della diminuzione d'acqua dei fiumi. I dati sono stati raccolti fra il 1948 e il 2004. Tra i più minacciati, i grandi corsi d'acqua alimentati dall'Himalaya.
Buona lettura!

Martina

MILANO – Le acque del Po ingrossate e gli smottamenti di alcuni fiumi italiani, in questi giorni, non traggano in inganno. Secondo uno studio del National Center for Atmospheric Research (NCAR), in Colorado, i fiumi più estesi del mondo, dal Niger, in Africa, al Gange, in India, al Fiume Giallo, in Cina, sono a rischio inaridimento. In più di 50 anni hanno continuato a perdere portata e adesso le popolazioni che abitano intorno alle rive di questi imponenti corsi d’acqua, rischiano la povertà, non potendo più provvedere a cibo e a risorse idriche sufficienti. Per contrasto, nelle regioni intono all’Oceano Artico, i canali aumentano per lo scioglimento dei ghiacci circostanti, ma in misura minore. Lo studio rivela che nella maggior parte dei casi, il fenomeno dell’inaridimento è associato ai cambiamenti climatici, che alterano le precipitazioni e aumentano il tasso di evaporazione. In pochi casi, alle industrie sorte come funghi sulle sponde e all’agricoltura, che si approvvigiona dai fiumi.

LA MAPPA DEL RISCHIO - Gli scienziati hanno esaminato la portata dei corsi d’acqua dal 1948 al 2004 e hanno formulato una mappa del rischio, che evidenzia cambiamenti significativi in circa un terzo dei fiumi più grandi del mondo. Il rapporto fra i corsi che perdono acqua e quelli che aumentano la propria emissione è di 2,5 a 1. Sono stati analizzati i flussi dei 925 fiumi più grandi del mondo durante 56 anni e complessivamente è stato scoperto che in media ogni anno, lo scarico di acqua fresca nell’Oceano Pacifico diminuisce del 6%, pari a 526 km cubici (circa lo stesso volume d’acqua che annualmente scorre nel fiume Mississippi). Invece, l’emissione annuale nell’Oceano Indiano ha avuto un crollo del 3%, ovvero 140 km cubici di acqua. Viceversa, nell’Oceano Artico i fiumi scaricano il 10% in più di acqua, pari a 460 km cubici. L’impatto dello scioglimento Alcuni corsi d’acqua, come il Brahmaputra, nel sud dell’Asia, o lo Yangtze, in Cina, mostrano un incremento stabile della portata. Tuttavia, avvertono gli studiosi, questi fiumi potrebbero subire la stessa sorte di impoverimento delle acqua, visto che i ghiacciai dell’Himalaya, che finora li hanno rinvigoriti, stanno perdendo volume.
Il primo autore della ricerca, il professor Aiuguo Dai della NCAR, ha commentato: «Il fenomeno è preoccupante, perché il bisogno di acqua aumenta in tutto il mondo, specialmente in queste popolazioni a forte incremento demografico». Rincara la dose il coautore della ricerca, Kevin Trenberth: «Se il fenomeno dei cambiamenti climatici continuerà nei prossimi decenni, così come sembra, ci dovremo preparare a un preoccupante impatto sulle risorse d’acqua per queste popolazioni».

mercoledì 22 aprile 2009

Geosistema, deforestazione e desertificazione, Global Change

Ciao a tutti!
Ho fatto tre piccole ricerche su argomenti che stiamo studiando in classe, e che mi sono sembrati interessanti. Uno di essi è la definizione di geo-sistema; un altro è quello relativo alla deforestazione e la desertificazione. L'ultima delle ricerche parla del Global Change, o del cosidetto Cambiamento Globale. Vi propongo, dunque, delle brevi definizioni.
Buona lettura!

Mora


Geosistema

Dalla parola geosistema si intende un insieme di ecosistemi (parola derivata dal greco, eco = ambiente; sistema = determinata parte di terra che è in equilibrio al suo interno). Ogni ecosistema ha caratteristiche proprie, sia il clima, sia la flora, sia la fauna, fra altre cose.

Deforestazione e desertificazione

La deforestazione è la tala indiscriminata degli alberi (la gente li tala gli alberi per sopravvivere; dunque, da lì può ricavare fuoco, carta, legno di costruzione, ecc.). Ma le conseguenze principali sono l’estinzione di moltissime specie ogni giorno e la produzione di anidride carbonica causata dagli incendi.
La desertificazione può intendersi sia come un fenomeno naturale che artificiale.
Questo fenomeno è provocato naturalmente dalla temperatura; artificialmente, invece, (provocato dall’uomo) avviene a causa della sovrappopolazione e del sovrapascolo.

La seconda immagine rappresenta una cartina degli attuali deserti nel mondo (clicca sopra per ingrandirla).



Global Change

Il cosiddetto Global Change, o Cambiamento Globale, è dovuto alla brusca variazione del clima a causa dell’effetto serra. Quest’ultimo consiste nel riscaldamento da parte dei raggi solari che vanno verso la Terra; alcuni sono assorbiti, invece altri sono respinti dall'atmosfera. Alcuni di questi ultimi se ne vanno al di là della Terra, mentre i primi sono trattenuti dai gas serra (come ad esempio l’anidride carbonica = CO2) generati dalle persone (spesso dalle fabbriche, oppure dagli incendi che emanano questi gas serra). Questo provoca la radicalizzazione del clima, cioè fa sì un normale stravolgimento del clima in un determinato ambiente si intensifichi e diventi un fenomeno permanente.

Vulcani sottomarini

Ciao a tutti!
Anche se a qualche settimana di distanza dall'eruzione del vulcano sottomarino a Tonga, ho pensato di proporvi un approfondimento sul fenomeno dei vulcani sottomarini.
Buona lettura!

Indira

I vulcani sottomarini sono delle aperture, al di sotto delle acque marine, dalle quali può fuoriuscire magma. L'esistenza di vulcani sottomarini è stata dimostrata più di un secolo fa allorché vennero individuati, per mezzo di scandagli, nel corso della spedizione attorno al mondo effettuata negli anni 1872-1876 dalla nave britannica Challenger. Ma ancor prima, nel 1649-1650, una eruzione di tipo esplosivo del Kolumbo, un vulcano sottomarino del Mare Egeo, uccise 70 abitanti della vicina isola di Santorini, svelando drammaticamente l'esistenza di vulcani al di sotto delle acque.
Gli studi oceanografici sono stati incrementati enormemente nella seconda metà del XX secolo e i moderni sonar multibeam hanno permesso di migliorare enormemente l'accuratezza delle rappresentazioni del fondale oceanico. Numerosi vulcani sottomarini sono stati scoperti attorno al 1980 per mezzo di un sistema sonar a visione laterale, chiamato GLORIA, trainato da una nave oceanografica vicino alla superficie, che riusciva a coprire un'area molto vasta del fondo oceanico, una fascia larga da 36 a 50 chilometri in un solo passaggio. Nonostante l'aumento delle conoscenze avvenuto negli ultimi decenni, molti aspetti relativi al vulcanismo sottomarino sono ancora poco conosciuti.
Un laboratorio naturale che ha permesso di studiare la trasformazione di un vulcano sottomarino in isola è rappresentato dall'isola di Surtsey che, posta alla profondità di 130 m sotto il livello delle acque, in seguito a vistosi fenomeni vulcanici di tipo esplosivo emerse il 14 novembre 1963 a largo della costa meridionale dell'Islanda. Dopo tre anni e mezzo, quando cessarono gli eventi effusivi (5 giugno 1967) l'isola aveva raggiunto l'estensione di 2,7 km²; da allora, tuttavia, la sua superficie viene continuamente ridotta dall'attività erosiva esogena. Il territorio privo di vita della neonata isola permette lo studio importantissimo delle successioni ecologiche e pertanto ne è stato tassativamente vietato l'approdo a tutti fuorché agli studiosi autorizzati i quali devono tuttavia attenersi a rigidi protocolli osservativi.

domenica 19 aprile 2009

Calcoliamo la nostra impronta ecologica

Ecco un'altra segnalazione, stavolta sull'argomento di cui abbiamo parlato venerdì in classe: l'impronta ecologica, concetto teorizzato da M. Wackernagel e W. E. Rees. Si parla logicamente di sostenibilità ambientale e di calcolo di «quanta parte della Terra» ha bisogno ciascun individuo.
All'interno della pagina (in spagnolo ma, se volete, avete anche la possibilità di consultarla in inglese) potete trovare informazioni, riflessioni e un test personale da fare per quantificare la vostra impronta ecologica lasciata sulla Terra (il calcolo si basa sul Paese in cui si vive, il cibo che si mangia, la casa in cui si abita, i rifiuti che si producono, i mezzi con i quali ci si sposta). Vale a dire, semplificando parecchio, la quantità di terra necessaria per produrre energia, alimenti e altri beni e per assorbire i rifiuti e l’inquinamento da noi prodotti.
Vi consiglio di farlo, perché è veramente impressionante!
Ciao ciao!

http://www.myfootprint.org/es/

Michele

giovedì 9 aprile 2009

Cronaca del terremoto in Abruzzo

Buongiorno a tutti!
Eccovi una breve sintesi della tragedia avvenuta in questi giorni in Abruzzo: un terribile terremoto. Spero che questo vi renda un po’ più chiara la situazione.
Aggiungo anche un video perché possiate vedere l’orribile momento che stanno attraversando i cittadini, in che modo stanno vivendo e com’è rimasta la città de L'Aquila.

http://www.youtube.com/watch?v=Ju-GOLvrGbE

Ciao e buona lettura!

Paula


TERREMOTO IN ABRUZZO, IL RACCONTO DELLA TRAGEDIA

6 APRILE 2009 C’è stata una forte scossa di terremoto (5.8 gradi della scala Richter), con epicentro al confine tra Lazio e Abruzzo che ha provocato crolli e seri danni a L'Aquila e provincia (i Comuni colpiti dal sisma sono stati 26). Si parla di oltre 150 morti, 1.500 feriti, 70.000 sfollati. Molti sono stati i dispersi, 60 estratti vivi dalle macerie. Il lavoro dei soccorritori, che scavano anche con le mani, è frenetico. Il sindaco de L'Aquila ha invitato tutti i concittadini a lasciare il centro storico. Negli ultimi giorni di marzo Giampaolo Giuliani, tecnico e ricercatore presso il laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso, aveva sostenuto che lo sciame sismico che ha caratterizzato le ultime settimane poteva essere il preannuncio di un evento più forte, quello che poi si è verificato nella notte tra domenica e lunedì. Di Giuliani si era detto che "si divertiva" a spargere notizie infondate ed allarmi ed è stato accusato di "procurato allarme".

7 APRILE 2009 E’ arrivato a tradimento, in piena notte, alle 3:32, spietato e terrificante. Ha ridotto in macerie case, palazzi e chiese, ha lesionato ospedali, caserme, università e si è scatenato con violenza contro migliaia di persone inermi, che dormivano. Ha distrutto vite, ha annientato speranze. Sono più di 150 i morti causati dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo, 2000 i feriti, centomila i senzatetto. «La più grave sciagura del millennio», l’ha definita Guido Bertolaso. Sono 100 le persone estratte vive dalle macerie, però la situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni, come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica, dove sono già state registrate numerose vittime.

8 APRILE 2009
Il terremoto porta con se finora 272 morti. I funerali saranno venerdì e fino a domenica continueranno le ricerche. Domani arriva il Presidente della Repubblica, Napolitano, poi il Papa. 19.58 - Nuova scossa di magnitudo 3.2. La nuova scossa è stata avvertita nella zona compresa tra L'Aquila, Pianola, Poggio di Roio e Scoppito. Il 100% del patrimonio artistico e culturale dell'Aquila e della zona del cratere è lesionato o in gravi condizioni ed è a rischio anche la memoria della città. Non si è salvato praticamente nulla nella città delle 99 Cannelle, famosa anche per le 55 Chiese. Per quanto riguarda le tendopoli, è stato fatto uno "sforzo straordinario" con 2.962 tende installate, che hanno accolto 17.772 persone.

9 APRILE 2009
Sono 281 i morti e 1.600 i feriti che il terremoto ha causato finora. 17:18 - Nuova scossa nell'aquilano, con epicentro nella zona compresa fra Possa, San Panfilo d'Ocre e Sant'Eusanio Forconese pari a 3.2 punti della scala Richter. 16:19 - Ha raggiunto magnitudo 2.5 della scala Richter la scossa di terremoto avvertita a L'Aquila alle 16:19. L'epicentro è stato localizzato tra il capoluogo abruzzese e il comune di Pietra Camela. Lo riferisce il Dipartimento della Protezione Civile. L'epicentro dello sciame sismico si è spostato in una zona più a nord de L'Aquila e questo impensierisce i geologi, preoccupati per il nuovo fronte del sisma. L'Enel rassicura sulla tenuta della diga di Campotosto: "Non c'è alcun pericolo". Continuano disperate le ricerche, si scaverà fino a domenica. Il bilancio: 281 morti (due ancora da identificare), 1.600 feriti e 29 mila sfollati. «Circa 110 milioni di euro saranno necessari per la ricostruzione e per la riorganizzazione delle scuole abruzzesi danneggiate dal terremoto», è quanto ha annunciato il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini.

domenica 5 aprile 2009

Viva la biodiversità!

Ciao a tutti!
Visto che quando abbiamo parlato in classe di biodiversità e delle migliaia di specie animali e vegetali presenti sul nostro pianeta qualcuno di voi si è meravigliato di quante esse possano essere, ho pensato di proporvi la lettura di questo articolo.
Si parla solo dell'Italia, ma immaginate le dimensioni del discorso, moltiplicandolo per il resto del pianeta...
Come sempre, buona lettura!

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/viva-la-biodiversita/2077128&ref=hpsp&ref=rephpsp5


Michele

giovedì 26 marzo 2009

I motivi del No MO.S.E.

Ecco un piccolo video che ho preparato sulle motivazioni che hanno spinto alcuni abitanti di Venezia a fondare il movimento No MO.S.E.
Buona visione!

Mora

mercoledì 25 marzo 2009

Acqua: il costo del fallimento

Sono sorprendenti le dichiarazioni entusiastiche con cui gli organizzatori del quinto forum mondiale sull’acqua hanno commentato le conclusioni dell’incontro che si è tenuto a Istanbul.
I dati di partenza sono agghiaccianti:
- 8 milioni di morti l’anno per carenza di acqua e servizi igienico-sanitari, più di un miliardo di persone con limiti di accesso all’acqua potabile
- 1,1 miliardi di persone senza accesso alle risorse idriche
- 2,6 miliardi di persone con problemi igienico-sanitari
- 3.900 bambini uccisi ogni giorno a causa della mancanza di acqua e dell’inquinamento delle falde.

Le prospettive sono ancora peggiori: secondo l’Onu al 2030 metà popolazione mondiale sarà assetata. L’accordo con i movimenti che chiedono il diritto all’acqua non c’è stato e si va verso una crescita preoccupante dei conflitti per il controllo di una risorsa ormai ufficialmente strategica.
In queste condizioni qua e là ci saranno accordi commerciali che porteranno soldi a qualche multinazionale del settore, ma in generale sembra proprio ci sia poco da stare allegri: il fallimento di un’intesa a Istanbul può portare a conseguenze molto preoccupanti.

Negare un diritto solo per ragioni di soldi è una infamia che dovrebbe non solo farci indignare, ma anche vergognare.
Senza aspirina puoi sperare di sopravvivere. Senza petrolio, oro, riso… puoi sperare di sopravvivere. Senza acqua muori di sicuro e di una morte molto dolorosa. Siamo organismi composti per la maggior parte di acqua. Discutere se l’acqua sia o non sia un diritto è pari a dissertare sul sesso degli angeli. Le risorse naturali sono patrimonio del pianeta e, proprio perchè scarse, andrebbero amministrate con saggezza e responsabilità. Tutti possiamo contribuire a non sprecare acqua inneccesariamente. Si dice che le guerre nel futuro saranno proprio per questo motivo: mancherà l’acqua.

Martina