Gli abitanti di Padang partecipano ai soccorsi, resi più difficili dalla pioggia e dalla carenza di attrezzi professionali per rimuovere le macerie. Tantissimi abitanti alla ricerca di parenti si trovano praticamente impotenti.Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha chiesto al suo governo di portare quanti più aiuti possibile alle vittime del sisma con aerei o mezzi navali, visto che le strade sono quasi tutte al limite della praticabilità. «Abbiamo inviato duecento medici e infermieri, otto tonnellate di medicinali, otto tonnellate di generi alimentari per bambini e tende», hanno indicato i soccorritori. Quando gli edifici sono distrutti, «le vittime hanno bisogno urgente di prodotti alimentari, acqua e coperte», ha sottolineato Jimmy Nadapdap, incaricato delle operazioni di emergenza per World Vision, tra le ong che hanno annunciato l'invio di aiuto. Danni notevoli anche nella regione montuosa vicina a Padang, dove «numerose strade sono state bloccate dagli smottamenti di terreno», secondo un responsabile degli aiuti. Numerosi abitanti hanno deciso di lasciare Padang nel diffuso timore che possa generarsi uno tsunami. Da molti anni, gli scienziati mettevano in guardia contro il rischio di un violento terremoto sulla costa occidentale di Sumatra. Preoccupazione che era addirittura aumentata dopo il sisma di magnitudo 9,1 che innescò, nel dicembre 2004, un catastrofico tsunami nel nord di Sumatra: oltre 200mila persone furono uccise in vari Paesi dell'Asia, 168mila delle quali in Indonesia.
L'esperto: nessuna relazione tra Samoa e Indonesia. Non ci sono correlazioni fra il terremoto delle isole Samoa e quello che a distanza di poco tempo ha colpito oggi la zona sud della grande isola di Sumatra, in Indonesia. «Le distanze sono troppo grandi e le placche diverse - ha detto il sismologo Warner Marzocchi - e secondo i modelli attuali non ci può essere un collegamento fra i due fenomeni». Si tratta solo di «un caso», ha aggiunto, se i due eventi sismici si sono verificati quasi l'uno dopo l'altro.
Il terremoto che ha colpito l'isola di Sumatra, ha proseguito, è legato alla perturbazione scatenata dal terremoto del 2004 che ha generato anche il terremoto di marzo 2005 nella stessa zona dove «la placca dell'oceano indiano si sta immergendo sotto l'isola di Sumatra». La sismicità innescata dal sisma del 2004 «durerà ancora per molti anni».
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/09/teremoto_indonesia_sumatra_padang.shtml
Opinione personale:
I terremoti avvengono tutto il tempo e non é possibile prevenirli. Ma per evitare gravi danni, le zone ad alto rischio di terremoti dovrebbero affidarsi all'edilizia antisismica. I materiali ampiamente usati sono il cemento armato e il legno, che però è un materiale facilmente infiammabile.
Un altro sistema per evitare il terremoti sono gli isolatori sismici, posti alle basi degli edifici. Sono fatti da vari dischi alternati di gomma e di acciaio molto resistenti che permettono al sistema di appoggio di sostenere tutto il peso dell'edificio, e nello stesso tempo gli conferiscono una notevole capacità di assorbimento e riduzione dei movimenti del terreno, permettendo il minor danno possibile.
Ma il problema in questione è che il 90% per cento della popolazione indonesiana è povera e sarebbe impossibile, perché queste infrastrutture costano tantissimi soldi. Le case erano fatte di legno, uno dei materiali usati contro il terremoto, ma per colpa del terreno fangoso non consolidato sicuramente sono crollate. Per cercare di aiutarli, si potrebbe fare la stessa cosa che si è fatto per il terremoto successo quest'anno in Italia: fare una campagna internazionale (in Italia fu nazionale) per raccogliere fondi a fine di comprare il materiale necessario per l'edilizia antisismica.
Maria